giovedì 26 marzo alle ore 18,00

alla libreria Pangea
presentazione del libro di Miloš Crnjanski

"Romanzo di Londra"  

Aleksandra Ivic ne parla con lo scrittore Božidar Stanišić e con Alessandra Andolfo, traduttrice

Dopo anni di peregrinazioni in Europa, conseguenti alla fuga dalla Russia dopo la Rivoluzione d’ottobre e la guerra civile, il Principe Nikolaj Rodionovič Repnin e sua moglie Nadja, segnati dagli eventi della Seconda guerra mondiale, conducono a Londra una vita ai margini, tra quotidiane umiliazioni, in cui il progressivo depauperamento materiale si accompagna alla prostrazione spirituale. Sono emigrati, profughi, displaced persons. Ma mentre Nadja vuole vivere, Repnin non riesce a farlo al di fuori dei propri ricordi. In un’atmosfera di eterno dopoguerra, da cui emerge, a tratti, la Swinging London dei primi anni Sessanta del secolo scorso, in un continuo gioco di specchi tra la figura del Principe e quella dello stesso autore e i rimandi alla Storia che irrompe e si riverbera nella storia di un uomo, Crnjanski restituisce al lettore un fantasmagorico affresco in cui l’esilio diventa destino.

Miloš Crnjanski (1893-1977) è uno dei grandi scrittori del XX secolo. Poeta modernista, drammaturgo, romanziere, pubblicista, traduttore e diplomatico, ha contribuito fortemente al rinnovamento della letteratura serba. La tragica esperienza vissuta sul fronte galiziano e poi su quello italiano durante la Prima guerra mondiale è confluita nel suo primo romanzo, Il diario di Čarnojević, pubblicato nel 1920 (in traduzione italiana nel 2014). Ha trascorso gran parte della vita all’estero, elemento biografico che si riflette nella sua letteratura. Fra il 1929 e il 1962, ha pubblicato quello che è ritenuto il suo capolavoro, il romanzo in due volumi Migrazioni (in traduzione italiana nel 1992 e nel 1998). La carriera diplomatica lo ha portato a Berlino, a Roma e a Lisbona. Nel 1940, quando il Regno di Jugoslavia si avviava al declino, si è trasferito a Londra. Dopo il conflitto mondiale, emarginato dalla Jugoslavia di Tito, ha continuato a risiedere a Londra, nonostante la difficile situazione economica. Vi è rimasto fino al 1965, anno del suo ritorno a Belgrado, dove si è spento nel 1977. Romanzo di Londra, pubblicato nel 1971, è il suo ultimo romanzo.

Božidar Stanišić, nato a Visoko (Bosnia, 1956), è laureato in letterature degli slavi meridionali a Sarajevo. Insegna fino al 1992, quando fugge dalla guerra civile rifiutandosi di indossare qualunque tipo di divisa. Arriva in Italia e, aiutato dal Centro Ernesto Balducci, trova la residenza a Zugliano (Udine), dove con la famiglia vive tuttora. Dal 1993, quando è pubblicata la sua opera I buchi neri di Sarajevo (MGS press), poi uscita per i tipi di Bottega Errante, pubblica con regolarità libri di racconti, raccolte di poesie e recentemente romanzi (La giraffa in sala d’attesa, Bottega Errante 2019).

Alessandra Andolfo, nata a Treviso nel 1975, si è laureata in Lingue e Letterature straniere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, conseguendo in seguito nel 2009, presso il medesimo ateneo il titolo di Dottore di ricerca in Studi dell’Europa orientale. Si è occupata di stampa antica in cirillico a Venezia e in particolare degli stampatori di libri per i serbi a Venezia tra il XVI e il XIX secolo. Accanto a questa linea di ricerca, affianca i suoi interessi per la cultura e le letterature della ex Jugoslavia, con un’attenzione particolare agli scrittori contemporanei in emigrazione. Docente di lingue e traduttrice, ha insegnato come professore a contratto Lingua e traduzione serba e croata presso le università di Torino e Venezia e Filologia slava presso l’università di Trieste.