alla libreria Pangea
Darko Tuševljaković presenta
"La frattura"
Aleksandra Ivic dialoga con l'autore
“…le persone cambiano autonomamente, si trasformano in mostri da sole.”
Come si misura la distanza che ci separa dagli altri? È più facile risanare la frattura tra Occidente e Oriente o quella tra due generazioni che rifiutano di comunicare? Bogdan è un capitano dell’esercito in pensione irrimediabilmente sciovinista, segnato da un trauma che a volte lo trascina via dalla fallimentare vacanza in Grecia con la moglie Radica, del resto più attratta dalla compagnia e dal singolare vissuto di un’altra coppia di serbi. Damir è il loro unico figlio, in fuga da Belgrado (e dalla disciplina paterna) in una città universitaria di provincia, dove l’incontro con un ragazzo tanto brillante quanto eccentrico sconvolgerà la sua percezione di sé, educandolo a una nuova filosofia dai risvolti inquietanti… Un romanzo che si snoda tra una Corfù assolata e satura di turisti e la Serbia alla vigilia della guerra del Kosovo, in cui l’autore ci accompagna con sguardo lucido e disincantato nei precipizi insondabili delle relazioni umane, alla ricerca di un’identità a cui aggrapparsi una volta per tutte.
Darko Tuševljaković, nato nel 1978 a Zenica (Bosnia ed Erzegovina),attualmente vive e lavora a Belgrado. I suoi primi racconti sono usciti su riviste, quotidiani e antologie a partire dal 2002, e ad oggi ha pubblicato tre romanzi e due raccolte di racconti. La frattura – titolo originale Jaz – scritto nel 2016, gli è valso il Premio dell’Unione europea per la letteratura, ed è in corso di pubblicazione in diversi paesi, tra cui Spagna e Stati Uniti.