alla libreria Pangea
vernissage della mostra fotografica di Willy Vecchiato
"LANZAROTE"
aperta dal 7 al 22 febbraio
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Lanzarote è un paesaggio delle origini. Qui la forza essenziale della natura domina suprema. La mano del sole dà forma e concretezza allo sguardo. L'assenza di luce è tenebra: una paura profonda. Lanzarote è un inno agli elementi che fondano la terra, la ragione d'essere dei sensi sui quali poggiano le fragili intenzioni umane. Come antiche volontà incise sulla pietra e destinate al tramonto. Lanzarote è un epistème e insieme la durata stessa della sostanza primordiale. La vita, in cui sacro e profano si mescolano in un sogno di eternità.
“Guardando le fotografie di Willy Vecchiato ho avuto immediatamente la sensazione di stare scrivendo sul mio lavoro. Infatti entrambi siamo attratti del nero e dal vuoto. Mi ritrovo nelle sue intelligenti immagini.” Vasco Ascolini, autore.
“La fotografia di Willy Vecchiato è bianco e nero. Viscerale, assoluto e per nulla rassicurante. Egli raschia la realtà in modo maledettamente poetico. Un intruso che si muove tra le pieghe del vedere per liberarne le scorie e i fastidiosi o scomodi significati.” Steve Bisson, curatore e docente.
“Lanzarote appare come un monolite di pietra che proviene da tempi antichi, ben prima che l’uomo apparisse su questa terra e racconta di un mondo originario, ‘in formazione’ e sviluppo soffermandosi su forme e creazioni naturali sulle quali si consuma la battaglia luce-oscurità.” Vanni Pandolfi, photo editor.
Nato a Noale, nell’entroterra veneziano, la vigilia di Natale del 1973. Fotografia in bianco e nero.