sabato 28 settembre alle ore 17,30

alla libreria Pangea
inaugurazione dell'esposizione fotografica di Giancarlo Rupolo

"Presenze di non presenze"  

PHOTO OPEN UP
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA
la mostra resta aperta fino al 26 ottobre

Si pensa a Chernobyl e il ricordo è presente in tutte le genti del pianeta, il dolore di quanti erano vicino alla centrale nucleare, quello fisico e quello dell’assenza di molti volti cari.

Il lavoro “Presenze di non presenze”, nella sua semantica visiva, ci porta ad ascoltare un gran silenzio, il silenzio tombale e nero di Pripjat, la città adiacente alla centrale di Chernobyl dove, fino al giorno prima del disastro si viveva sopra lo standard dell’Unione Sovietica, oggi quella città è la più desolante ghost town del mondo. Lyubov Sirotà, una scrittrice e poetessa ucraina ha scritto molto sul disastro, alcuni versi della lirica “A Pripjat” recitano:
“…di notte la nostra città, per sempre deserta / si rianima / lì i nostri sogni vagano come nuvole / e accendono le finestre col chiaro di luna…”.

L’opera di Rupolo sembra ispirarsi a questi versi, quantomeno è in linea col sentimento innescato da ogni fotografia del portfolio proprio con la lirica. Il cromatismo voluto dall’Autore è molto appropriato al racconto, la luce e il colore ci conducono subito nel luogo del teatro, la scelta è intelligente, ha fatto diventare simbolo luce e colore, caratteristiche mantenute per tutto il lavoro e i luoghi non sono scelti casualmente. Le visioni dei luoghi desolatamente fatiscenti sono sormontate da immagini di persone della vita che fu, vite tramontate o ancora in lotta con traumi e morbosità noti a tutti. Il nostro Autore ha sovrapposto le figure/fantasma in maniera e posizioni credibili, quasi fossero lo stesso scatto col luogo. Questa volta non è il cronista o lo storico a raccontarci la realtà di un disastro con quel che ne è seguito, ma un fotografo attento e capace, tramite accostamenti e parallelismi, di trasmettere emozioni e sentimenti di un’umanità dolente.
(Paolo Ciappi)

Giancarlo Rupolo Nato nel 1945, foto amatore. Ha iniziato a fotografare, per passione, nel 1978 sviluppando l’interesse verso il reportage di tipo sociale. Ha frequentato numerosi maestri quali Gianni Berengo Gardin, Mario de Biasi, Fulvio Roiter, Franco Fontana, Romano Cagnononi, Roberto Salbitani, Giovanni Marozzini, George Tadge, Giancarlo Torresani, Ernesto Bazan, Paul Lowe, Ziyah Gafic, Francesco Cito e Angelo Ferrillo. Ha effettuato vari reportage tra cui la circoncisione nella cultura mussulmana, la vita nei campi Rom in Albania, la vita dei contadini e la medicina di un guaritore nella foresta del Camerun, il non tempo all’interno del carcere, la desolazione di Chernobyl e Pripyat, il dolore di Srebrenica e i movimenti di massa durante ricorrenze religiose.

Ha al suo attivo 47 mostre fotografiche personali e 75 collettive. Ha vinto vari premi tra cui, il “10° Premio Mario Giacomelli”, il “XXIV Premio Città di Verona”, la “Farfalla d’argento” e “Farfalla d’oro”, terzo premio “Urban” il premio “Giorgio Trani” per il reportage, premio speciale della giuria al concorso “Giancarlo Siani” , il 45° “Truciolo d’oro”, il primo premio al concorso internazionale "Luz Contra el Racismo" a Madrid, il “Trofeo Pollitzer, "Portfolio Italia – Gran Premio Hasselblad" 2016, finalista al Siena International Photography Awards. Nel 2017 Vincitore con il riconoscimento di “New talent of the year award” dal “M.I.F.A. Moscow International Fotography Awards” nella categoria amatori, ha ricevuto la “Onorevole menzione” nel concorso “FAMILY OF MAN “ promossa da IPA International Phtography Awardw e la “Onorevole menzione” nel concorso annuale 2017 indetto dall’ IPA International Phtogra phyAwards. Nel 2018 ha ricevuto la “Onorevole menzione” nel concorso “One-Shot:Harmony : Documentary “ promossa da IPA International Phtography Awardw. Onorevole menzione della ”Royal Photographic Society” al “22 Gran Tour delle Colline”, finalista alla manifestazione URBAN nelle categorie Street Portfolio e finalista al “Premio Voglino”. Vincitore del concorso "Monochromatic Visions"indetto da Nikon Club Italia. Nel 2019 vincitore del concorso “Con le mani “ indetto da Nikon Club Italia, finalista al LuganoPhotoDays 2019, finalista al" URBAN EVENT ",Vincitore:Medaglia d’ Argento al Prix de la Photographie Paris (Px3) 2019.
Una foto è presente nel calendario prodotto da Amnesty International per celebrare il 50° anniversario di fondazione.

E’ stato nominato “AUTORE DEL 2012” FIAF per il F.V.G. Ha ricevuto dalla FIAF l’onorificenza AFI “ARTISTA DELLA FOTOGRAFIA ITALIANA” nell’ anno 2016.