sabato 1 giugno alle ore 18,00

alla libreria Pangea
Armando Romero presenta

"La ruota di Chicago"  

copertina

Un giovane scrittore colombiano in fuga dalle violenze politiche del suo paese, una “amante perduta” di hitchcockiana memoria, una lettera dal contenuto inconoscibile, una metropoli multietnica attraversata da atroci conflitti come da vivi fermenti culturali, la guerra del Vietnam con le sue vittime e i suoi orrori, i dismessi mattatoi di “Porcopolis”, il fantasma della Ruota Ferris che fu il simbolo della grande Esposizione Universale di fine Ottocento: sono soltanto alcuni fra i tantissimi elementi che compongono questo libro di Armando Romero, tassello centrale di una trilogia romanzesca a sua volta centrata, o meglio scentrata, sul personaggio di Elipsio, protagonista di avventure anche conoscitive dai molteplici “fuochi” – come ben lascia intendere il nome in cui Romero ha deciso di battezzare il suo mite “eroe pellegrino”. Sullo sfondo, una Chicago in avanzata fase di riorganizzazione urbanistica-segregazione sociale (è la città dell’autocrate “democratico” Daley, preannunciata dall’acuta sensibilità di scrittori del calibro di Nelson Algren e Richard Wright) e su tutto, o in tutto, la sua straordinaria letteratura – che ne fanno forse la capitale letteraria degli Stati Uniti – e il blues, della quale è la capitale mondiale senza “forse” alcuno. Sulle note del blues, sull’ampio ventaglio poetico, morale e sentimentale che la musica degli immigarti negri provenienti dal Delta del Mississippi descrive sono scanditi l’intreccio narrativo e le peripezie di Elipsio a Chicago ed è trasportato il desiderio del lettore: che non potrà fare a meno di proiettare se stesso all’ascolto della suspense romanzesca e del suo inopinato “scioglimento”.

Armando Romero (Cali, Colombia, 1944) insegna all'Università di Cincinnati. Ha composto i romanzi Un día entre las cruces (1993), La piel por la piel (1995), La Rueda de Chicago (2004) e Cajambre (2010; Sinopia, 2012) e diverse raccolte di racconti tra cui La raíz de las bestias (2002; La radice delle bestie, Sinopia 2004). Ha pubblicato i saggi Las palabras están en situación (1985), El nadaísmo o la búsqueda de una vanguardia perdida (1988), Gente de pluma (1989), e curato i volumi Una gravedad alegre. Antología de poesía latinoamericana al siglo xxi (2007) e Antología del Nadaismo (2009). La sua produzione poetica comprende Los móviles del sueño (1976), El poeta de vidrio (1984), Las combinaciones debidas (1989), A rienda suelta (1991), Hagion Oros / El Monte Santo (2001; Hagion Oros, Sinopia 2006), Cuatro líneas (2001; Quartine, Sinopia 2008), Amanece aquella oscuridad (2012), una sezione del quale ha formato in anteprima Versi liberi per Venezia (Sinopia 2010). Per i tipi di Sinopia sono anche usciti il saggio Incontro fortuito col Filosofo Fantasma (2007) e, in versione bilingue, Ritratti di un civilizzato in Cina (2007).