alla libreria Pangea
Maria Tasinato presenta
"Patrasso solo andata"
a zonzo per il Peloponneso
con Lorenza Bottacin Cantoni
Una viaggiatrice già avanti negli anni e con una salute compromessa, per giunta sprovvista di patente di guida, decide esplorare il Peloponneso, avvalendosi quasi esclusivamente di mezzi pubblici. Ossessionata dall’Odissea, preferisce navigare piuttosto che prendere un aereo e così s’imbarca ad Ancona per Patrasso, senza un biglietto di ritorno.
Ma perché sceglie proprio il Peloponneso? Per diverse ragioni: la prima è che questo viaggio è una continuazione di quello precedente, che aveva avuto come meta la più omerica delle isole: Itaca, l’isola di Ulisse.
Ora, è giusto nel Peloponneso che Telemaco, il figlio di Ulisse, va a cercare il padre. Ma non si tratta solamente di una Telemachía e non soltanto della visita a noti siti archeologici (Olimpia, Epidauro, Micene e Tirinto), perché questo viaggio diviene l’occasione per fare i conti anche con un passato meno remoto della Grecia, ossia quello della dominazione bizantina, di quella franca, di quella veneziana e di quella di ottomana, fino ai tempi relativamente recenti dell’indipendenza greca.
Un solo viaggio, perciò, racchiude in sé una pluralità di viaggi.
Fondamentale, prima di partire, la lettura di uno dei più seducenti scrittori di viaggi d’avventura del Novecento: Patrick Leigh Fermor. Ebbene, Fermor, che era molto amato da Chatwin, si rivela insostituibile soprattutto nel farci scoprire il fascino del “dito di mezzo” del Peloponneso: l’impervia penisola del Mani.
Da questo viaggio Maria Tasinato non ha tratto un vero e proprio libro (il testo di Patrasso solo andata lo si può facilmente trovare nel sito nel sito www.mariatasinato.it), ma piuttosto un réportage dove la narrazione di avventure, spesso comico-grottesche, è continuamente corredata da fotografie, alcune delle quali verranno proiettate e commentate.
Insomma, se vi viene la curiosità di sapere cosa significhi spostarsi per il Peloponneso, con un bagaglio piccolissimo, in autobus - ottimo espediente, tra l’altro, per venire in continuo contatto coi civilissimi Greci dei nostri giorni - beh, avrete modo di scoprirlo.
Maria Tasinato (classe 1950) ex-ricercatore di Filosofia all’Università di Padova ha tenuto per anni presso questa Università corsi di Estetica, privilegiando soprattutto il mondo antico. Da quando si è ritirata a vita privata, vive tra Padova e l’appennino tosco-emiliano; studia, legge, cammina, quando può, viaggia e scrive storie.
Lorenza Bottacin Cantoni (classe 1988), dopo essersi laureata in Filosofia ed esser diventata dottore di ricerca presso l’Università di Padova, è attualmente titolare di un assegno di ricerca in Filosofia contemporanea presso questa stessa università. È esperta di pensiero francese del Novecento e di riflessione teorica sui nuovi media.