alla libreria Pangea
Daniela David Carloni e Manuela Cardenas
presentano
"Memorie da due mondi"
Storia di Stelita, tra dittature sudamericane e libertà
La vita straordinaria di una donna nata in Cile e vissuta nell’Italia fascista, sfuggita, per un funambolico equilibrio della fortuna, ai massacri della dittatura argentina. Narrata come il lascito di memoria di una formidabile novantenne, la biografia ripercorre la nascita di Stelita a Valparaíso, in Cile, l’infanzia nell’Italia del regime tra un collegio di suore e l’altro, l’università a Urbino durante la guerra, il matrimonio in Inghilterra con un soldato polacco, l’approdo nell’Argentina peronista degli anni Cinquanta. Un percorso itinerante che sembra fermarsi nella grande Buenos Aires, ma che sarà squarciato dalla repressione del regime militare. La persecuzione dei sacerdoti terzomondisti e la scomparsa di amici e persone a lei molto vicini la portano a tentare allo stremo una fuga che si rivelerà tanto surreale quanto salvifica, verso, per ironia della sorte, il Cile del dittatore Augusto Pinochet. Lo straniamento vissuto in Cile la condurrà ancora in Italia e poi verso Cuba, Messico, Panama, a vivere insieme a famiglie di esuli argentini, militanti del movimento Montoneros. Mentre in Argentina torna la democrazia, Stelita è di nuovo in Italia, prima di tornare per l’ultima volta dove tutto era cominciato, in Cile. Una storia straordinaria raccontata in punta di penna, omaggio, oltre che alla sua figura anticonvenzionale di donna, ai desaparecidos di tutte le Argentine.
“La storia personale della protagonista di questo libro è un chiaro riflesso del fatto che il lavoro per la Memoria, la Verità e la Giustizia non conosce frontiere”. (Estela de Carlotto)
“La vita di Stelita è stata avventurosa, intrigante, ricca di episodi e avvenimenti. Ma con tanta sofferenza e resistenza, per vicende storiche, politiche e personali di cui è stata protagonista”. (Riccardo Noury)
“Di Stelita si apprezzava il calore e la cordialità della comunicazione; il garbo, finezza e gentilezza di un’antica educazione; la vivacità e apertura intellettuali; l’impegno politico e umanitario; la profondità spirituale”. (Maria Cristina Bartolomei)