alla libreria Pangea
per la rassegna ESTENSIONI, voci dell'est Europa
Miha Mazzini presenta
"I cancellati"
Bottega Errante editore
modera Aleksandra Ivic
con la partecipazione di Polona Libersar - Univerza v Ljubljani
'Miha Mazzini racconta una storia esemplare che è la sintesi dei nostri tempi tristi e xenofobi. E ci spiega quale mostro sia la burocrazia quando si mette al servizio dell'etnocentrismo. Fino ad arrivare alla pulizia etnica della carta d'identità' (Gigi Riva)
Che cosa succede se ti ritrovi fuori dal sistema? Ti possono deportare dal paese, i vicini possono requisire il tuo appartamento, resti senza lavoro, assicurazione sanitaria e addirittura senza figlio.
Il romanzo narra il calvario di una madre nubile, Zala, che nel 1992, alla clinica di maternità di Ljubljana, dove si è recata per partorire, scopre di non fare più parte del sistema informatico e quindi di non esistere ufficialmente. Né lei nè il suo bambino.
Il libro narra quello che è successo realmente a 25.671 cittadini che il 26 febbraio 1992 il Ministero dell’Interno della Slovenia ha cancellato dai sistemi informatici: negli uffici anagrafici a queste persone annullavano la carta d’identità.
Miha Mazzini è una delle voci più autorevoli e vivaci della letteratura slovena contemporanea. Scrittore, sceneggiatore, regista ed esperto informatico, vive e lavora a Lubiana. Ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui il Pushcart Award americano; ha scritto la sceneggiatura di due film premiati e ha girato quattro cortometraggi; si è diplomato in sceneggiatura all’Università di Sheffield. Le sue opere di narrativa sono state tradotte in numerose lingue straniere (anche in italiano: Il giradischi di Tito per Fazi Editore e Mi chiamavano il cane per Nikita Editore) e sono state pubblicate da grandi case editrici europee e americane. Nel 2016 gli è stato attribuito il Premio Kresnik del quotidiano “Delo” come miglior romanzo dell’anno per il suo ultimo lavoro Otroštvo. Dal romanzo I cancellati è stato tratto un film selezionato nei più importanti festival cinematografici europei.