alla libreria Pangea
Roberto Sallustio presenta
"L'eterno viaggiare "
The Balkan Express Journey
Roma 2004: finito l’anno universitario, completati gli esami, due amici si salutano prima di andare in vacanza. Lui è italiano, lei una slava di BAR, piccola cittadina costiera del Montenegro. Naturalmente contano di rivedersi, ma, si sa, gli impegni, gli imprevisti – il tempo vola -… Fatto sta che dopo alcuni anni lui si mette in cammino per BAR, con lo zaino in spalla, pochi soldi e senza sapere una parola di slavo.
Si snoda così un percorso picaresco, narrato con estrema vivacità e ironia e punteggiato da incidenti spassosi (almeno per chi legge). Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia: da Lubiana a Zagabria. Da Zagabria a Belgrado, da Sarajevo a Mostar, l’universo dei Balcani si presenta come un quadro variegato dove la completa disorganizzazione logistica convive con inattese gentilezze, il cibo è di volta in volta squisito e disgustoso, gli orari non esistono, la precisione delle indicazioni è un’utopia. E nelle città che risorgono dal disastro della guerra, di tanto in tanto ecco le “pietre d’inciampo”, un monumento, una lapide, un edificio in rovina, una mostra sconvolgente (Srebrenica), lo storico ponte di Mostar, ricostruito dopo la distruzione, - ricordo di un sanguinoso passato. Così vicino e già così lontano. Il tutto nella cornice più vasta di una natura in pieno splendore , un trionfo di colori, una visione d’incanto.
Ma le soste del nostro viaggiatore sono brevi, sul suo cammino sembra aleggiare l’ombra di un pellegrinaggio punteggiato appena da brevi note di un diario destinato all’amica che sta per ritrovare.
BAR finalmente, sulle rive del mare: ma perché la sosta di un solo giorno, anzi di poche ore soltanto in attesa del traghetto che lo riporterà in Italia? Il segreto è in un mazzo di fiori, scelti uno ad uno, un bouquet colorato con al centro una “rosa panna”, e poi una lettera che non è un semplice appunto di viaggio.
E l’invito a proseguire, sempre e comunque. “Uno, due, tre baci. Ciao!” (MGCIANI)
Roberto Sallustio, classe 1984, è originario di Apricena (Fg). Nel 2010 consegue la laurea in Lingue e civiltà orientali presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza." Nel 2012 si trasferisce a Trieste per motivi lavorativi. Frequenta i salotti letterari della città e, in uno di questi, conosce il celebre letterato Nicola Maria Latino. Ben presto acquisisce visibilità e credito all'interno del circuito accademico locale, tanto da essere introdotto dal Latino alla "Compagnia delle statue," fondata da Joyce, Svevo e Saba. Stimolato dalle infinite conversazioni con questi e altri intellettuali sul complesso tema delle dinamiche sociali, decide di abbandonare la città per dedicarsi in prima persona all'approfondimento dell'argomento mediante esperienze dirette di viaggio. Attualmente vive a Milano.