alla libreria Pangea
Mirko Ginocchi presenta
"Avevamo il mondo in mano"
edizioni albatros Il filo
Giancarlo Previati leggerà dei brani
presentazione
locandina
“Poi, lentamente, la città cominciò a riprendere vita. Videro passare il primo taxi, grande, nero, poi qualche passante infreddolito. Con una certa emozione Tito estrasse la chiave e la infilò nella serratura. Percepì lo scatto e la porta si aprì dolcemente…”
È la fine degli anni Settanta, la rivoluzione giovanile è in atto e si combatte per la libertà e l’uguaglianza. Droghe, sesso e rock ‘n’ roll fanno da cornice a un mondo ormai in subbuglio. In questo contesto si intrecciano le vite di giovani squattrinati che, grazie al loro ingegno e al loro entusiasmo, proveranno ad appropriarsi di un futuro quanto mai incerto, con la spensieratezza e la leggerezza proprie della loro età. Un sogno che non potrà durare a lungo, perché la vita è alle porte e i ragazzi, ormai uomini, dovranno fare i conti con la realtà, una realtà che porterà con sé delle vittime ma non cancellerà i ricordi e i compagni d’avventure, impressi per sempre nella loro memoria.
Mirko Ginocchi è nato in casa a Battaglia Terme, ai piedi dei Colli Euganei, il 20 gennaio 1956. Trascorre infanzia e adolescenza a Padova dove frequenta il liceo scientifico. Si impegna con il movimento studentesco, molto attivo in quegli anni, e nel ’75 si iscrive a Scienze Politiche. Per un breve periodo, da studente universitario, lavora in una delle prime radio libere. Abbandonati gli studi inizia a viaggiare e intraprende un’attività commerciale di importazione di manufatti antichi e prodotti artigianali soprattutto di origine asiatica. Il viaggio diventa la sua dimensione naturale e, per alcuni anni, si sposta quasi senza sosta dall’Europa all’Asia, dal Nord Africa all’America Settentrionale. I viaggi lo rendono ricco di nuove esperienze e conoscenze; i frequenti contatti con società, genti e lingue diverse contribuiscono ad allargare i suoi confini culturali. Inizia a praticare lo yoga e la meditazione, segue gli insegnamenti di Swami Joythimayananda e approfondisce lo studio dell’Ayurveda. Nel 1982 fonda, con una sua ex-compagna del liceo padovano, una società di traduzioni che negli anni cresce, si sviluppa ed è tuttora attiva. Per lavoro continua a viaggiare, in particolare in Inghilterra e Spagna per promuovere progetti internazionali. Nel 1987 incontra l’amore della sua vita, Enrica, che danza da sempre e lo porta a conoscere la compagnia con cui lavora, il Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch. Si appassiona e ne segue le performance in Italia, Germania e Francia. Rientrato stabilmente in Italia, nel ’94 sposa Enrica, tra le Alpi Apuane e il mare della Versilia. Nasce quasi subito il primo figlio, Francesco, e qualche anno dopo, Clara. Un giorno si sente scattare qualcosa dentro e inizia a scrivere. Un flusso inarrestabile comincia a scorrergli tra i pensieri, riemergono ricordi sepolti dal tempo, riaffiorano episodi e racconti che accendono e nutrono la fantasia… e tutto diventa parola scritta.