sabato 10 novembre alle ore 18,00

alla libreria Pangea
Mirko Ginocchi presenta

"Avevamo il mondo in mano"  

edizioni albatros Il filo
Giancarlo Previati leggerà dei brani
presentazione
locandina

“Poi, lentamente, la città cominciò a riprendere vita. Videro passare il primo taxi, grande, nero, poi qualche passante infreddolito. Con una certa emozione Tito estrasse la chiave e la infilò nella serratura. Percepì lo scatto e la porta si aprì dolcemente…”

È la fine degli anni Settanta, la rivoluzione giovanile è in atto e si combatte per la libertà e l’uguaglianza. Droghe, sesso e rock ‘n’ roll fanno da cornice a un mondo ormai in subbuglio. In questo contesto si intrecciano le vite di giovani squattrinati che, grazie al loro ingegno e al loro entusiasmo, proveranno ad appropriarsi di un futuro quanto mai incerto, con la spensieratezza e la leggerezza proprie della loro età. Un sogno che non potrà durare a lungo, perché la vita è alle porte e i ragazzi, ormai uomini, dovranno fare i conti con la realtà, una realtà che porterà con sé delle vittime ma non cancellerà i ricordi e i compagni d’avventure, impressi per sempre nella loro memoria.

Mirko Ginocchi è nato in casa a Battaglia Terme, ai piedi dei Colli Euganei, il 20 gennaio 1956. Trascorre infanzia e adolescenza a Padova dove frequenta il liceo scientifico. Si impegna con il movimento studentesco, molto attivo in quegli anni, e nel ’75 si iscrive a Scienze Politiche. Per un breve periodo, da studente universitario, lavora in una delle prime radio libere. Abbandonati gli studi inizia a viaggiare e intraprende un’attività commerciale di importazione di manufatti antichi e prodotti artigianali soprattutto di origine asiatica. Il viaggio diventa la sua dimensione naturale e, per alcuni anni, si sposta quasi senza sosta dall’Europa all’Asia, dal Nord Africa all’America Settentrionale. I viaggi lo rendono ricco di nuove esperienze e conoscenze; i frequenti contatti con società, genti e lingue diverse contribuiscono ad allargare i suoi confini culturali. Inizia a praticare lo yoga e la meditazione, segue gli insegnamenti di Swami Joythimayananda e approfondisce lo studio dell’Ayurveda. Nel 1982 fonda, con una sua ex-compagna del liceo padovano, una società di traduzioni che negli anni cresce, si sviluppa ed è tuttora attiva. Per lavoro continua a viaggiare, in particolare in Inghilterra e Spagna per promuovere progetti internazionali. Nel 1987 incontra l’amore della sua vita, Enrica, che danza da sempre e lo porta a conoscere la compagnia con cui lavora, il Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch. Si appassiona e ne segue le performance in Italia, Germania e Francia. Rientrato stabilmente in Italia, nel ’94 sposa Enrica, tra le Alpi Apuane e il mare della Versilia. Nasce quasi subito il primo figlio, Francesco, e qualche anno dopo, Clara. Un giorno si sente scattare qualcosa dentro e inizia a scrivere. Un flusso inarrestabile comincia a scorrergli tra i pensieri, riemergono ricordi sepolti dal tempo, riaffiorano episodi e racconti che accendono e nutrono la fantasia… e tutto diventa parola scritta.