domenica 26 novembre alle ore 17,30

alla libreria Pangea
presentazione del libro di Gordana Kuic

"Il profumo della pioggia nei Balcani"  

Presentazione del libro a cura di Katarina Lazic e Aleksandra Ivic
Intermezzi musicali: melodie sefardite interpretate da Katarina Lazic (violino) e Giulio Gavardi (chitarra), chitarrista del gruppo @mi linda dama
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Una storia vera di donne coraggiose, di legami forti e amori difficili, di tradizioni e culture diverse, di una famiglia ebraica sefardita, sullo sfondo dei Balcani (da Sarajevo a Belgrado) tra due guerre mondiali.

Sarajevo, 1914. La famiglia Salom fa parte di una antica comunità ebraica sefardita che mantiene vive le tradizioni dei propri antenati, fuggiti molti secoli prima dalla Spagna a causa dell’inquisitore Torquemada e che in quei territori ha trovato accoglienza. Oltre al padre Leon e alla madre Estera, ci sono i due figli Isak e Elijas, le cinque sorelle Nina, Laura, Klara, Blanka e la più piccola Riki, minuta e graziosa, destinata a diventare una grande ballerina. Questa è principalmente la storia delle cinque sorelle e ha inizio con l’assassinio dell’arciduca Ferdinando, proseguendo poi fino al Seconda Guerra Mondiale. Ma è soprattutto la storia di Blanka e di Riki. Le loro scelte coraggiose e ribelli nei confronti di tradizioni e credi religiosi le esporranno alle critiche di una società ligia e rispettosa dei dettami. La caparbietà e la pazienza di Blanka nell’amare Mirko, serbo cattolico, e il rapporto tormentato di Riki con Miloš, un affascinante uomo sposato, sono l’indice di due caratteri determinati e particolari, ma sono anche un segno dei tempi che stanno cambiando…



Ciò che davvero incanta e che colpisce dalla lettura di questo romanzo che si basa su fatti realmente accaduti, primo di una lunga serie, uscito nel 1986 ma solo ora tradotto in italiano, è l’estrema delicatezza e allo stesso tempo la grande forza descrittiva che Gordana Kuic ha saputo trasmettere con una storia dalle molte sfumature. C’è la piccola Sarajevo dei primi del Novecento, nella quale tutti si conoscono e le notizie corrono veloci e c’è la vitale Belgrado, della quale Riki diventerà la beniamina. Possiamo immaginarci i colori e gli odori e sentire lo scoppio della prima bomba che cade all’improvviso sulla città. Nel giro di due righe si passa dalla spensieratezza alla paura e l’Europa è già un territorio di guerra. Un magnifico racconto al femminile, nel quale sono le donne a essere protagoniste, forti o deboli che siano.