Il libro presenta un variegato quadro del fenomeno del Grand Tour così come è stato vissuto dalle donne viaggiatrici nell’arco di tempo che va dal Settecento al Novecento con particolare riferimento alla viaggiatrice francese Emma Mahul dei Conti Dejean, dimenticata in patria ma riconosciuta in Italia per le sue doti di traduttrice del Petrarca, di poetessa e scrittrice di grande sensibilità e acutezza. La Sicilia, punto di approdo di molte viaggiatrici e della stessa Mahul che amò l’isola, fonte d’ispirazione per alcune sue opere, fa da sfondo all’argomento trattato. Il libro, escludendo qualsiasi pretesa di completezza, si propone come semplice percorso di lettura e come possibile stimolo per ulteriori approfondimenti sulla letteratura di “viaggio” nei suoi multiformi aspetti. Si precisa che da un documento del 1872, riportato nel testo, la contessa Dejean è chiamata Sofia Emma mentre da altre fonti risulta Stéphanie Emma Elisabéth.

Carmen Rita Pantano, nata in Avola (SR), vive e lavora a Padova. Laureata in Filosofia ha insegnato Lettere negli Istituti Superiori. Da sempre interessata alle problematiche femminili e particolarmente predisposta alla riflessione ha collaborato per alcuni anni con la rivista culturale Leggere Donna e ha pubblicato articoli di critica letteraria sul quotidiano La Sicilia. Numerosi racconti sono stati segnalati in vari concorsi letterari. Con il racconto Ritorno alle radici ha vinto il 2° premio del Concorso letterario “La Città di Noto”, prima edizione 1990/1991. Nel 2008 è stata finalista al Concorso “MargueriteYourcenar” sezione narrativa, con il racconto breve Incontro con la vita. Pubblicazioni: Parole allo specchio. Due scrittrici si raccontano, Ferrara 2007; Storia di un gentiluomo d’altri tempi, Siracusa 2007; Adelia. Una donna nell’arte e nella vita, Siracusa 2011.