giovedì 15 giugno alle ore 18,00

alla libreria Pangea
Carlo Pastore presenta

"Basilicata terra acqua fuoco e cuore d'argilla"  

acquerelli di Fabrice Moireau con testi di Carl Norac
Andrea Semplici presenta il suo libro

"Alberi e uomini - feste dei boschi tra Basilicata e Calabria"  


Basilicata terra acqua fuoco e cuore d'argilla

Un vero e proprio libro d’arte. Un artista francese Fabrice Moireau, acquerellista dotato di puro talento e di una innata passione per il patrimonio architettonico, paesaggistico e naturalistico, ritrae magistralmente con la tecnica ad acquerello a lui più congeniale, gli angoli più inattesi ed originali di tutti i 131 paesi della Basilicata; soffermandosi, incantato e stupito, sui bordi dei calanchi e dei fiumi lucani, serpenti luccicanti che sembrano cucire insieme le colline.
Fabrice Moireau si aggira, curioso, alla ricerca dell’inquadratura perfetta ora tra le case e i vicoli tipici della terra lucana, ora tra le vigne rigogliose, ora tra le sorprendenti montagne arrampicandosi fino agli splendidi e millenari pini loricati, così longevi che il tempo stesso se ne dimentica; eterne sentinelle che dall’alto del massiccio del Pollino sembrano dominare e proteggere l’intera Basilicata.Governati da una tecnica strabiliante, gli acquerelli di Fabrice Moireau, espressi con una tale naturale precisione e una rigorosa morbidezza, esaltano paesaggi dalla natura ancora incontaminata e spesso inesplorati, le silenziose scacchiere di bianche case mediterranee affiancate l’una all’altra, le architetture romane e longobarde, arabe e normanne, segni incancellabili, le une, di una comunità dalla vita corale; di civiltà e culture eterogenee, le altre.
Accanto agli acquerelli, sparsi qua e là i testi di Carl Norac, scrittore e sceneggiatore belga, autore di numerosi libri dedicati all’infanzia e tradotti nelle lingue più diffuse del mondo.
Leggeri e raffinati, come gli acquerelli, i testi sono piccole storie e narrano di incontri, incantesimi, identità e costumi, condensando per frammenti, l’essenza e la magia della terra che li ha generati in una corrispondenza di amorosi sensi tra lo scrittore e i luoghi da lui visitati. Acquerelli e testi insieme, in un abbraccio indissolubile, raccontano la Basilicata attraverso una differente naturale sensibilità di uno sguardo vergine.


Alberi e uomini - feste dei boschi tra Basilicata e Calabria

Fra i giorni della Pasqua e il settembre che annuncia i venti dell’autunno, nella Lucania più profonda e solitaria, fra le rocce delle Dolomiti Lucane e la montagna corale del Pollino, si celebrano, in un’euforica e faticosa eccitazione, piccole-grandi feste degli alberi Per gli antropologi più tradizionali, ad Accettura, a Pietrapertosa, a Castelmezzano a Oliveto Lucano, avvengono autentici matrimoni degli alberi, sposalizi fra il Maggio, u’ masc, un cerro, albero maschio, e la Cima, un agrifoglio, pianta femmina.
Nel massiccio del Pollino (primavera di Alessandria del Carretto, Rotonda, Castelsaraceno, Terranova, e fine estate di Viggianello) sono invece un faggio, a’ Pitu, e un abete, la Rocca, a unirsi in un rituale che celebra il passaggio delle stagioni, il mutamento e la trasformazione della natura. E’ augurio festoso di fertilità. In nove paesi, otto in Lucania e uno in Calabria, gli alberi e gli uomini sono protagonisti di giorni grandiosi. Colmi di ebbrezza, fatica, lavoro durissimo, adrenalina, cibo e vino. E’ festa che vale l’intera annata.
Per la gente di questi paesi le feste degli alberi sono identità, storia di solidarietà, memoria del passato e certezza del futuro. Sono giorni attorno ai quali si aggrappa la contemporaneità di questi piccolissimi centri, la loro esistenza e ragione di essere. E’ straordinario che queste feste, dalle origini incerte siano sopravvissute fino ai nostri tempi ed è sorprendente che fra Lucania e Calabria, in una regione geografica ristretta, vi siano ben nove paesi dove avvengono queste cerimonie.
Questo libro riunisce per la prima volta queste nove storie di alberi ed uomini e prova raccontarle nelle loro similitudini e differenze.