alla libreria Pangea
Bozidar Stanisic presenta il libro
"I buchi neri di Sarajevo"
Aleksandra Ivic ne parla con l'autore
locandina
A quasi 25 anni dalla prima pubblicazione la riedizione del libro piů amato del grande scrittore bosniaco,
10 storie che raccontano l'anima dei balcani.
La Bosnia degli anni Novanta, prima e dopo lo scoppio del conflitto,
la meravigliosa Sarajevo distrutta dall’assedio, i momenti di incredulitŕ
che precedono la guerra e gli attimi di spaesamento immediatamente
successivi; questi sono gli sfondi delle storie di uomini e donne che vedono
cambiare all’improvviso il corso della loro vita.
Uno stile tutto giocato sui movimenti, i pensieri, i silenzi di chi č sopravvissuto
in un sottilissimo e precario equilibrio tra follia, proiezioni, ricordi e il riaffiorare
dei fantasmi del passato e della vita prima del conflitto.
I buchi neri non sono solo quelli subiti dalla cittŕ bosniaca, martoriata e distrutta
nell’anima, ma sono gli abissi e le feroci solitudini di ognuno di noi di fronte
alla pazzia di tutte le guerre.
“Quando nel ‘92 Božidar Stanišic – bosniaco di cultura serba sposato
a una bosniaca di famiglia croata – comparve sulla porta di casa mia,
non capii subito di trovarmi di fronte a un déja vu. Non mi resi conto
che egli arrivava impaurito, incredulo e spaesato esattamente come
migliaia di profughi istro-dalmati quarant’anni prima di lui. Quel
professore di lettere mite e silenzioso rappresentava la stessa tragedia
e anche la stessa indecorosa mascherata.”
dalla prefazione di Paolo Rumiz
BOŽIDAR STANIŠIC, nato a Visoko (1956), Bosnia Erzegovina, č laureato in filosofia. Insegna fino al 1992, quando fugge dalla guerra civile in Bosnia rifiutandosi di indossare qualunque tipo di divisa. Arriva in Italia e trova la sua residenza a Zugliano, dove si ferma con la famiglia e vive tuttora. Nel 1993 pubblica I buchi neri di Sarajevo (MGS Press); negli anni successivi con l’associazione “E. Balducci” pubblica tre raccolte di poesie: Primavera a Zugliano, Non-poesie, Metamorfosi di finestre, e successivamente la raccolta di racconti intitolata Tre racconti. Č presente con un racconto nella panoramica della narrativa bosniaco-erzegovese del Novecento Racconti dalla Bosnia, a cura di Giacomo Scotti (Diabasis edizioni). Riprende la produzione in prosa con Bon Voyage e Il cane alato e altri racconti. Nel 2011 pubblica il libro per ragazzi La cicala e la piccola formica, nel 2012 Piccolo, rosso e altri racconti. Diverse prose e poesie sono sparse in numerose antologie italiane e straniere. Alcuni suoi racconti, saggi e poesie sono tradotti in francese, inglese, sloveno, albanese, giapponese e cinese.