alla libreria Pangea
Elena Dak presenta il suo libro:
"Io cammino con i nomadi"
Una straordinaria esperienza di viaggio insieme ai Wodaabe
attraverso il deserto del Sahel
Disperdersi, andare lontano per lunghi mesi e, dopo l'estate, ritrovarsi e danzare...
Se si è nomadi dentro non si può far altro che andare. Sono i Peulh Wodaabe, più noti come Bororo, allevatori di zebù dalle grandi corna a lira nelle savane del Tchad centrale, ad accogliere l'esigenza di Elena di farsi pastore.
Nella transumanza i Wodaabe seguono la natura nomade e trovano erba buona per le loro mucche; la mobilità induce a mettere radici su pascoli temporanei, in ogni prato, all'ombra di qualunque acacia.
I pastori nomadizzano in tutto il Sahel: si spostano durante l'anno in piccoli gruppi fino a quando in autunno, dopo le grandi piogge, si ritrovano con i loro zebù in pascoli verdeggianti e ricchi di sale.
Solo allora gli esponenti dei clan riuniti danno corpo alla loro identità attraverso danze, canti, corse di cavalli. Dopo la lontananza, è il tempo dei volti truccati, degli abiti fruscianti, degli occhi spalancati e delle bocche tremanti volte a catturare sguardi in nome della bellezza. È tempo di sorbire con calma tè e latte appena munto, di aspergere profumi sui tessuti, di sciogliere le trecce degli uomini e rifarle strette e lucide.
Io cammino con i nomadi è una storia fatta di muggiti, polvere e fumi di fuoco all'imbrunire; di nervosi corpi femminili a seno nudo intenti alla mungitura, di rari mercati dove vendere burro; di danze, danze, danze...
Elena Dak nasce a Venezia nel 1970 e lavora da molti anni come programmatrice e accompagnatrice per l'operatore turistico Kel12.
Nel corso dei numerosi viaggi in Medio Oriente, Asia Centrale e Nord Africa, ha sviluppato un interesse culturale che l'ha portata a laurearsi in Conservazione dei beni culturali con indirizzo antropologico presso l'Università Ca' Foscari di Venezia.
Oltre a La carovana del sale, pubblicato da Corbaccio, è autrice di una monografia fotografica del Monte Civetta e di Sana'a e la notte.