alla libreria Pangea
vernice della mostra
"Around Srebrenica. Viaggio attraverso i Balcani, 20 anni dopo"
Trenta scatti del fotografo Alessandro Coccolo
accompagnati dai testi della giornalista Simonetta Di Zanutto
raccontano un territorio tra memoria e speranza
presentazione
aperta fino a sabato 15 aprile 2016
A vent’anni dall’accordo di Dayton che ha costretto i Balcani a deporre le armi, cosa è rimasto dell’intreccio di popoli che da sempre abita e caratterizza quelle terre? Quali sono i segni ancora visibili sul territorio e che cosa raccontano del suo passato? Quali i sentimenti e le emozioni in occasione delle celebrazioni dell’eccidio di Srebrenica? A che punto è la prospettiva di conciliazione che possa confluire in una memoria collettiva? A queste e ad altre domande prova a dare una risposta la mostra fotografica “Around Srebrenica. Viaggio attraverso i Balcani, 20 anni dopo”, allestita nella sala espositiva della libreria Pangea di Via San Martino e Solferino 106 a Padova a ingresso libero fino a sabato 16 aprile. La mostra sarà inaugurata sabato 19 marzo alle 17.30.
Le trenta immagini – tutte in bianconero e scattate in analogico - del fotografo Alessandro Coccolo sono accompagnate da dieci pannelli con i testi della giornalista Simonetta Di Zanutto. Il reportage racconta il viaggio che i due friulani hanno compiuto dal 9 al 13 luglio 2015 nei Balcani in occasione del ventennale dell’eccidio di Srebrenica e cerca di delineare un percorso nella complessa e aggrovigliata narrazione degli eventi che caratterizza le terre a est del profondo Nordest italiano, così vicine ma ancora poco conosciute e frequentate.
Le immagini e le parole del reportage si soffermano sulla cerimoniadell’11 luglio al memoriale di Potocari ma documentano anche le commemorazioni serbe di Petrovdan e raccontano la complessità della storia balcanica passando attraverso i villaggi di confine poco noti alle cronache ma dove si sono consumati alcuni tra i più violenti scontri etnici del conflitto. Dal lavoro degli antropologi del centro di identificazione delle persone scomparse di Tuzla la mostra riflette anche sugli scheletri della memoria presenti nei villaggi di Bratunac e Zvornik nella Bosnia orientale, senza tralasciare le terre croate di confine, su cui si staglia il memoriale di Jasenovac, testimone di un passato ancora più lontano che sembra essere rimasto inascoltato.
Alessandro Coccolo è ingegnere civile di Gemona e si dedica da anni alla fotografia documentaristica e al reportage. Utilizza corredi analogici su pellicola bianconero. Alcuni dei suoi lavori si possono vedere sul suo sito web www.alessandrococcolo.it
Simonetta Di Zanutto è giornalista professionista, viaggiatrice e blogger di Udine. Lavora nel settore della comunicazione da quasi vent’anni ed è da sempre appassionata di Balcani. Il suo blog è www.ritaglidiviaggio.it