alla libreria Pangea
Festival della lentezza e libreria Pangea presentano:
"Un viaggio, un uomo, un cane"
di Vito Di Lorenzo
ne parla con l'autore Luca Lideo, Festival della lentezza
intervista
sito
Un viaggio fisico, un viaggio spirituale di connessione tra natura e uomo, attraverso il cane, il cane Olivia.
Un invito ad uscire di casa e cominciare a vivere spegnendo l'orrore dell'indottrinamento della TV.
"I piedi fanno male ma l'entusiasmo è altissimo e canticchiando una canzonetta inventata al momento per darmi il ritmo, piano piano arrivo a Cima Larici. Ormai le racchette sono parte integrante delle mie mani e si muovono allegramente tra i sassi che adesso, vista l'altitudine, cominciano a far da padrone nel sentiero: sono di nuovo in cresta."
Non siamo qui per completare gli altri, siamo qui per completare noi stessi,
cercando di aiutarci l'un l'altro.
«Avete mai visto l’alba a 2.000 metri? È indescrivibile la luce che emana, ha un colore non riproducibile e tutto il creato si illumina».
Con lo stupore di un bambino, con la voglia di stare solo con se stesso e cercare la risposta ai tanti piccoli e grandi perché che ci tormentano, Vito Di Lorenzo, trentottenne di San Bonifacio, ha affrontato la scorsa estate un’avventura in montagna in solitaria. Anzi, non proprio in solitaria. Vicino ai suoi scarponi si muovevano infatti quattro zampe lunghe e dinamiche, quelle del suo giovane setter irlandese, Olivia.
Il libro può essere utilizzato come un agile manuale per persone anche non esperte, che intendano percorrere un tragitto di 89 chilometri su vette facilmente raggiungibili, superiori ai mille metri: dalla Strada delle 52 Gallerie sotto il Monte Pasubio a Malga Galmarara, nell’Altopiano di Asiago, passando per il Passo della Borcola e il Passo Coe, tra Veneto e Trentino. Ad agosto del 2014 Di Lorenzo lavorava in una multinazionale che decise di riorganizzare il personale. Tra i dipendenti in surplus c’era proprio l’impiegato sambonifacese che colse la palla al balzo per trasformare un momento di crisi personale e professionale in un’opportunità.
«Ho deciso di compiere una settimana di trekking a sei zampe, io e la mia cagnetta, per raggiungere alcune fra le più significative vette della Grande Guerra, proprio nell’anno del centenario», racconta Di Lorenzo. «Grazie ad un’applicazione del cellulare che uso abitualmente per la mountain bike, ho tracciato un percorso da Bocchetta Campiglia, nel Comune di Valli del Pasubio, a Cima Dodici (2.336 metri, ndr), per poi scendere verso Asiago».
Acquistati uno zaino capiente e una tenda leggera ma resistente alle intemperie, il veronese e la sua fedele compagna hanno affrontato con entusiasmo il viaggio. I sette giorni sono trascorsi al ritmo dei piedi dell’escursionista e delle zampe di Olivia, seguendo la successione delle emozioni positive e negative dei protagonisti.
Non sono mancati attimi molto duri, come la distorsione alla caviglia di Vito, la mancanza d’acqua, la fatica di salire le cime più impervie, tuttavia la solitudine e le difficoltà hanno avvicinato ancora di più i due amici. «Io e lei ci siamo connessi parlando un linguaggio universale, sento i suoi pensieri attraverso lo sguardo», scrive l’autore.
Un viaggio, un uomo, un cane è l’esordio alla scrittura di Di Lorenzo, che ha già un progetto in mente. «Vorrei pubblicare una collana di brevi racconti in cui, oltre alle mie riflessioni autobiografiche e a qualche nota storica e paesaggistica, sia presente una guida di facile consultazione per chi volesse affrontare lo stesso itinerario che io ho percorso». La prossima uscita, prevista per il 2016, è ambiziosa: raccoglie le impressioni di un viaggio di tre settimane dall’Italia al Portogallo in treno e autobus.
Paola Bosaro
Vito Di Lorenzo (San Bonifacio, VR – 1977). Dopo aver concluso gli studi ha lavorato come elettricista, autista e impiegato commerciale dedicandosi nel contempo alla musica, alla lettura e a numerosi sport: arrampicata, snowboard, skateboard, trekking, agility-dog e disc-dog. La sua più grande passione resta comunque la mountain-bike. Ha vissuto in provincia di Verona e Vicenza, a Cuenca in Spagna, attualmente vive a Verona. Viaggia sempre in compagnia di Olivia, la sua cagnolotta. Questo è il suo primo racconto di viaggio e avventura.