alla libreria Pangea
La casa editrice Il Poligrafo presenta
"Riflessi in uno specchio
Voci di donne da un paese in guerra"
di Maria Serena Alborghetti
Edizioni Il Poligrafo
interviene Paolo Coltro giornalista
sarà presente l’autrice
locandina
In uno stato africano dove la guerra civile contrappone un governo corrotto
a un gruppo di ribelli nascosti nella foresta tropicale, quattro donne cercano
di ripristinare un ordine nelle loro quotidianità, quattro donne forti, sorprese
nel mezzo di decisioni che cambieranno per sempre la loro vita. Noemi, Catherine,
Annemarie e Pascaline: le loro storie si intrecciano l’una con l’altra e
segnano le tappe di un percorso che si allontana dall’effimera sicurezza delle
città e delle sedi ONU per addentrarsi nella foresta, in un cuore di tenebra
in cui l’unico dialogo è quello delle mitragliatrici. Il fil rouge che lega questi
racconti è un vecchio specchio dalla cornice di legno, silenzioso testimone del
coraggio e della forza di volontà delle donne che lo possiedono.
In questo nuovo libro Maria Serena Alborghetti non ci racconta solo l’esperienza
di chi lavora nelle missioni di pace per le organizzazioni internazionali,
ma soprattutto descrive la difficoltà di vivere in un paese che si ama senza
riserve ma che fa di tutto per allontanare, un paese pieno di energia e violenza,
paura e bellezza, dove è impossibile stare e difficile andarsene, perché
nasconde un segreto, una consapevolezza o forse una luminosità che riflette
con più nitidezza qualcosa di noi stessi che per troppo tempo abbiamo scelto
di ignorare.
Maria Serena Alborghetti è nata a San Daniele del Friuli e attualmente risiede
al Lido di Venezia. Si è laureata in Pedagogia all’Università di Verona con una tesi
in antropologia culturale.
Ha vissuto e viaggiato molto all’estero, in particolare
in Africa. Negli anni Ottanta ha insegnato in una scuola italiana in Algeria dove
ha avuto il suo primo contatto con il deserto, poi, per alcuni anni, ha organizzato
e accompagnato gruppi nel Sahara algerino che ha attraversato più volte sia in
auto che a dorso di cammello.
Ha effettuato una ricerca per una tesi sull’identità
culturale dei Tuareg d’Algeria tra nomadismo e sedentarizzazione e ha guidato
dei progetti di cooperazione per aiuti alla popolazione tuareg in Mali.
Da diversi
anni lavora come consulente in democratizzazione ed elezioni in missioni di peace
building e peace keeping per vari organismi internazionali (ONU , UE , OSCE ,
IOM ). Nei periodi liberi è spesso a Tamanrasset (sud Algeria) e nel deserto.