alla libreria Pangea
presentazione del viaggio
"Due Passi in Molise,
cammino nella regione che non c'è"
di Maria Clara Restivo e Giulia Rabozzi
presentazione
La nostra idea nasce dalla curiosità di scoprire e raccontare il Molise. Il Molise perché il Molise non esiste, perché ci sono posti che per una vita rimangono nient'altro che "di passaggio", cornici da autostrada.
Lo faremo a piedi perché è quello, secondo noi, l'unico ritmo in grado di accordarsi coi battiti di chi abita quei luoghi: uno spostarsi lento che permette lo scambio, il desiderio di essere parte di un luogo e non di attraversarlo e basta. Partendo da Isernia attraverso un percorso "circolare" che – passo dopo passo – ci condurrà fino a Campobasso, ci sposteremo principalmente lungo i tratturi, sentieri che permettevano la transumanza del bestiame nell'Italia meridionale. Ci soffermeremo sia nei luoghi considerati d'interesse culturale o paesaggistico, sia in quei paesi lontani dalle rotte turistiche ma che, in passato, furono tappe fondamentali per lo svolgimento della vita quotidiana degli abitanti di quei luoghi.
Siamo pronte a trovare bellezze inaspettate, ma anche nuovi deserti che ci riportino a una dimensione primordiale, un contatto con il territorio che il nostro essere cittadini ha reso più rarefatto. Abbiamo scelto di viaggiare leggere e di affidarci all'ospitalità che la strada ci farà incontrare: ospitalità per noi significa un luogo dove passare la notte, un pasto, una doccia. Ospitalità è quanto una persona può e vuole donare. Crediamo terribilmente nell'etimologia dell'incontro e che le belle storie inizino stando uno di fronte all'altro.
Maria Clara nasce sotto il segno dello Scorpione, nell'ottobre del 1986. Cresce guardando i binari dalla sua casa sopra la stazione, in provincia di Reggio Emilia. Non rinnega la sua sicilianità, ma pensa che in pianura ci sia più cielo. L'ultimo anno di liceo, il sabato non va mai a scuola per frequentare un corso di sceneggiatura. Si laurea in Lettere a Parma e Scienze dello Spettacolo a Milano, ma non è la città giusta.
Nel 2011 viene ammessa al Biennio della (vecchia) Scuola Holden e pensa che Torino sia un bel posto
dove stare. Oggi collabora con la sua Scuola e con l'AMNC e - da poco - ha aperto E.le.Menti., un'associazione che si occupa di laboratori di narrativa per bambini. Continua a fare molte delle cose di sempre: cammina, scrive, fa il capo scout, arriva in ritardo, balla lindy hop e lascia in giro biglietti che - spera - possano cambiare la giornata a qualcuno.
Giulia Rabozzi nasce a Borgomanero il 20/09/1985 e, di lì, si sposta in altri svariati, piccoli paesi in provincia di Novara fino all'università. Segue il suo istinto e si iscrive al MultiDAMS di Torino, città dove abita tuttora, un po' rimpiangendo di non essere diventata una matematica dedita alla ricerca in un eremo sperduto, un po' ringraziando di aver scoperto così quella che è la sua passione principale e il suo attuale lavoro: il teatro ragazzi. Attrice, animatrice teatrale, esperta cercatrice di quadrifogli e visionaria narratrice di nuvole, è un clown che continua a camminare, a praticare il taijiquan, a svolazzare sui tessuti aerei. Perdendosi per strada.
FuoriRotta
Il progetto FuoriRotta e` nato per aprire una riflessione sul diritto di viaggio in quest’epoca di grande contraddizione tra comunicazione globale da una parte e aumento delle frontiere dall’altra. Pensiamo sia fondamentale oggi piu` che mai sottolineare la centralita` del viaggio come esperienza di conoscenza dell’altro, come contaminazione dei punti di vista e come apertura dei propri confini. Lo abbiamo fatto e lo faremo raccontando i nostri viaggi e quelli di viaggiatori da noi incontrati, ma vogliamo farlo anche incentivando altri nuovi viaggiatori FuoriRotta, pronti ad intraprendere esperienze di viaggio in direzioni insolite, con mezzi non omologati e attraverso terre e storie non scontate.
Matteo Calore, Simone Falso e Andrea Segre