sabato 10 ottobre alle ore 18,30

alla libreria Pangea
Gianni Ballestrin presenta il libro

"Il ponte di ferro" 

dialogherà con l'autore Marzia Maino
letture di Anita Pesiri
Esedra editrice


Tonia non ha scelto di nascere proprio lì, in una casa di campagna a un passo dalla città. Ma soprattutto non ha scelto di avere un padre padrone. Un essere austero che ha in mente solo lo sfruttamento della terra e di se stesso così che Tonia se ne senta incatenata.
Tira sassi sull’acqua, lei. Sassi di rabbia, sfoghi affannosi nelle sue frequenti fughe sull’argine per sottrarsi al dominio. Ma il senso di impotenza non è così che si attenua. C’è appena da guadagnarne lo spazio per un breve sogno, una fantasia di fuga suggerita dalle barche che passano sul fiume sotto casa. Una gita, con quel ragazzo che rema goffamente, e compare ogni volta che lei si affaccia al fiume. Fosco.
Poi la fantasia diventa realtà e finisce col liberare una possibilità.
Solo nel momento della morte del padre, “orco nerboruto” secondo le parole di Fosco, Tonia realizza di non voler essere l’ultimo anello di una catena iniziata chissà quando. Si appoggia al fianco di Fosco e la sua inquietudine si placa, giusto un attimo, il tempo di una breve intuizione. Poi nasce un progetto, la riconversione. Della campagna e di sé.
Perché quell’anello di catena deve diventare altro, perché la storia della propria vita bisogna darla a se stessi. Mancano solo le parole per dirlo. Parole mai dette, sempre abortite in gola ma lungamente cercate inconsapevolmente. Per poi trovarle nella bocca di un’amica, incontro salvifico, ciambella di salvataggio trovata nell’invasione distruttrice del fiume.
E nella scoperta delle parole avviene la catarsi, con le parole nascerà, paradossalmente, un silenzio interiore che permette di ascoltarsi. Non più sassi scaraventati sull’acqua.

Gianni Ballestrin vive a Padova. Si è dedicato all’insegnamento, professione che lo ha portato a realizzare la singolare esperienza di scuola in ospedale dalla quale è nata la collaborazione alla stesura di Elementi di psico-oncologia pediatrica (a cura di V. Axia, Carocci 2004) e la successiva pubblicazione di Alunni pazienti (Erickson 2007). Nel 2009 ha scritto i testi di Cosa guardi?, un lavoro sul linguaggio per parole e immagini dal quale è stato tratto un reeding teatrale. Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo: Sotto tiro (Cleup).