Eventi di ottobre
venerdì 24 ottobre alle ore 18,00
alla libreria Pangea
Francesco Vidotto presenta i suoi libri
"Oceano" e "Siro"
storie di uomini, di montagna e di tramonti
Minerva Edizioni
sito
Oceano
Oceano è un boscaiolo, un marito, un padre, un uomo e un libro: proprio questo libro qui, che stringi tra le mani.
Un libro che lo salva dall'oblio di sé stesso perché lui si sta dimenticando.
Invecchia, la sua memoria svanisce e queste pagine gli sopravvivono e lo raccontano. Raccontano una storia che ha la forza del fulmine quando squarcia l'abete e lo rompe a metà.
Oceano Giovanni Maria Del Favero nasce su un carretto tirato da due muli nemmeno tanto volonterosi mentre la sua famiglia scende dalle montagne per cercar fortuna in America.
Nemmeno il tempo di aprire gli occhi che si ritrova abbandonato e affidato a due genitori tutti nuovi che provengono da un minuscolo paesino in Dolomiti così, ironia della sorte, ritorna tra le montagne, questa volta con il treno e vive un destino tutto al contrario, puntando i piedi e le mani sulla ghiaia di questo ghiaione che si chiama vita e che, per ogni passo in avanti, lo trascina indietro di dieci.
Il suo cammino incrocia quello di Italia e di "Sandrino E Basta" e di nonno Giusto e di Giovannino e con loro invecchia.
Gli capita di lavorare fino a non sentir più le mani, di falciare i prati in quota e di incontrare l'amore quello vero negli occhi di una persona del tutto inaspettata.
Gli capita di inciampare nella sua lapide anche, mentre una mattina di mezza estate ritorna dopo molto tempo al cimitero di Nebbiù.
Cammina, cammina, cade, si rialza e non la smette di sorridere, con le sue gengive senza più un dente.
Segue il sentiero fino in fondo e, solamente alla fine, dopo quasi cent'anni di vita, scopre la più evidente di tutte le cose e, forse per l'ultima volta ancora, sorride.
Siro
- vincitore del premio Cortina d'Ampezzo 2011 per la letteratura di montagna
- vincitore del premio letterairo eLEGGERE LiBeRI 2013 - Trento
Un diario di pelle vecchio di oltre cinquant'anni con dentro una storia tutta scolorita, macchiata di vino, di sudore e di tante lacrime. Una storia dura come la pietra, terribile e dolce, tenuta segreta, celata nel silenzio della gente di paese, nascosta in un passato lontano riportato a galla per caso una mattina di febbraio del 2005. Una storia d'amore e rassegnazione: la storia di Siro. Siro è un pastore con mani callose e scarpe grosse. Vive insieme ai suoi fratelli e alla madre una vita misera all'ombra delle Dolomiti, resa ancora più difficile da un padre alcolizzato e violento. Guarda con occhi lucidi i bambini che vanno a scuola e desidera più di ogni altra cosa imparare a leggere finché, un giorno di mezza estate, la maestra Roberta gli regala un abbecedario. Siro studia lassù nei pascoli d'alta quota, in compagnia solamente del suo gregge e conosce mondi fantastici e lontani. Il cuore gli si gonfi a di curiosità e lo spirito si raffina.
I suoi occhi celesti e intelligenti, un giorno di mercato, incontrano quelli di Vera. Fra loro nasce un amore di una passione profonda e travolgente. Un amore sano, unico e impossibile a causa l'ostilità violenta del padre di lei.
Siro si rassegna alla propria sorte, abbassa gli occhi, stringe forte i pugni e se ne va con le guance umide di lacrime senza immaginare quali feroci trame il destino avrebbe ordito su di lui.
Ne verrà a conoscenza un po' per volta, inghiottendo bocconi taglienti e amari fino ad invecchiare e a guardare con stupore, dal tavolo di un'osteria, con un bicchiere di rosso stretto in mano, quale sorpresa la vita può ancora riservare. Dopo tante sconfitte e così tanto dolore, finalmente una goccia di miele, una goccia piccola, dolce e preziosa.
Una goccia soltanto che vale una vita intera.
Francesco Vidotto nasce nel 1976 e questo è già molto. Dopo una laurea in Economia e dodici anni di consulenza d'azienda intuisce che il tempo è per lui una ricchezza irrinunciabile.
Si ritira a vivere in Cadore, a Tai, tra le Dolomiti.
Nel taschino preferisce avere un paio d'ore libere che il portafogli gonfio.
Scrive storie di "ultimi":
"Amo scrivere storie. Mi piace l'invenzione e la finzione. Adoro la magia, i folletti e gli elfi ma la cosa che prediligo è cercare delle storie tra gli ultimi. Storie di vita, e regalare loro una dignità nuova e per sempre, raccontandole in un libro"
Ha pubblicato: Il selvaggio (Carabba 2005), Signore delle cime (Carabba 2007), Siro(Minerva Edizioni 2011 - vincitore del premio Cortina d'Ampezzo per la letteratura di montagna 2011 e del premio eLEGGERE LIBeRI di Tione di Trento 2013), Zoe(Minerva Edizioni 2012) e Oceano (Minerva Edizioni 2014).