Eventi di novembre
lunedì 24 novembre alle ore 18,30
alla libreria Pangea
Isabel Suppe' presenta il libro
"Una notte troppo bella per morire"
Edizioni Priuli & Verlucca
introduce
Gianluigi Montresor
locandina
Ande Boliviane, gruppo del Condoriri. Una cima di
5.500 metri, l'Ala Izquierda. Siamo nel 2006. Una coppia
di scalatori affronta una diffi cile via di ghiaccio;
a soli 50 metri dalla vetta uno schianto improvviso,
un chiodo da ghiaccio che esplode. Un pauroso volo
di 400 metri. Lui sopravvive solo qualche ora, lei - la
spina dorsale, protetta dallo zaino, miracolosamente
illesa - ha una gamba spezzata in più punti, ma è
viva. Il suo nome è Isabel Suppé, una ragazza di soli
24 anni, di origine tedesca, ma che ha scelto di vivere
in Argentina e si dichiara apolide.
Una notte troppo bella per morire è la storia appassionante
della sua lotta per la sopravvivenza. Prima trascinandosi
per due giorni e due notti lungo il ghiacciaio,
tra dolori lancinanti ed allucinazioni. Poi, dopo un
avventuroso salvataggio, il lungo calvario di 14 operazioni
e la lenta rieducazione, tra cliniche dove si respira
l'alito della morte, i ricordi di un'infanzia felice
con i nonni alpinisti, la voglia di riprendere ad arrampicare.
Una storia appassionante, uno stile di scrittura
sobrio e senza retorica, un libro destinato a diventare
un classico, come La morte sospesa di Simpson, di cui
questa sembra essere la versione femminile.
L'edizione originale spagnola Noche estrellada è stata
finalista al Premio Desnivel de Literatura e la versione
inglese Starry Night è stata finalista al Boardman Tasker
Prize.
Isabel Suppé ha tre amori: le montagne, le parole e il caffelatte. È nomade e vive nella sua tenda nelle montagne del mondo. Parla sei lingue e dice che l'avventura e la scrittura la perseguiteranno.