Eventi di maggio
giovedì 8 maggio ore 17,30
alla libreria Pangea
Corrado Poli presenta il libro
"Rivoluzione a scuola"
Infinito editrice
recensione1
recensione2
Il pregio del libro di Poli è soprattutto quello di andare oltre la denuncia - a tratti assurdamente divertente - dello stato attuale delle cose e di proporre una ricetta per uscire da questa crisi. Inizio da qui, dai tre punti che Poli mette in campo, perché mi sembrano un'utile stimolo di discussione per individuare una giusta terapia choc di un malato ormai giunto allo stadio terminale:
Il primo è l'abolizione del valore legale del titolo di studio che creerebbe le basi per una riforma vera che costringerebbe le scuola alla competitività e indurrebbe a legiferare per una scuola pubblica non statale gestita a livello comunale o provinciale.
Il secondo è la decostruzione della classe e dei curricula di studio che consentirebbe agli allievi di scegliere le materie e gli insegnanti liberamente ma soprattutto si riorganizzerebbe la scuola in modo che gli allievi passino più tempo tra loro imparando a organizzarsi. In questo modo la scuola diventa una scelta critica continua da parte di tutti e non un sistema cristallizzato.
Terzo organizzare il controllo in altro modo, sollevando gli insegnanti dal degradante ruolo di guardiani degli studenti, responsabilizzandoli e delegando i bidelli. In questo modo l'impiego orario degli insegnanti si ridurrebbe, così come sollevandoli dall'obbligo alla partecipazione degli organi collegiali. Queste ore liberate serviranno a dedicare all'insegnamento tempo in modo più creativo.
Proposte che nascono dall'osservazione diretta di un ambiente che mostra tutti i sintomi di una sclerosi acuta: insegnanti che considerano il proprio lavoro alla stregua di quello di un impiegato delle poste; edilizia ed urbanistica scolastica mostruosamente lontane da un utilizzo razionale delle risorse all'interno di una comunità; burocratismo spinto; collegialità obbligata e mal sopportata; infelicità diffusa.