Eventi di gennaio

sabato 18 gennaio alle 17,30
alla libreria Pangea
"I passi sottili tra le parole
La parola cinese incontra la parola italiana
"
letture di Renzo Cremona e Liu Zun
introduce la serata Liu Huichun, direttore dell'Istituto Confucio


Dopo il grande successo dei reading "Incanti d'autunno tra gli ideogrammi" nel 2012 e "La nostalgia purpurea dei nomi" nel 2013, l'Istituto Confucio, organo di capitale importanza nella diffusione e promozione della lingua e cultura cinese in tutto il mondo, torna ad incontrare il pubblico di Padova in un terzo appuntamento, durante il quale le voci dello scrittore Renzo Cremona e di Liu Zun ci accompagneranno in un affascinante viaggio attraverso i secoli nel rutilante mondo della letteratura cinese, depositaria dei segreti di una civiltà millenaria che ha permeato di sé l'intero Estremo Oriente.
Nel corso della lettura (interamente bilingue) verranno presentati al pubblico testi scritti tra il X e il XII secolo durante la dinastia dei Tang Meridionali (Li Yu) e dei Song Settentrionali e Meridionali (Li Yu, Yan Jidao, Su Shi, Zhou Bangyan, Lü Benzhong, Li Qingzhao, Xin Qiji) più un racconto dello scrittore cinese contemporaneo Feng Jicai.

Renzo Cremona (1971) vive all'interno della lingua. Ha studiato lingua e letteratura cinese, neogreca, portoghese e georgiana presso l'Università di Venezia e lavora come consulente linguistico e insegnante. Traduttore di testi letterari dal cinese classico e moderno, dal neogreco, dal portoghese e dall'afrikaans, è autore di haiku innovativi e sperimentali in lingua italiana e latina che hanno riscosso un buon successo di critica. Renzo Cremona al suo attivo riconoscimenti nazionali e internazionali da Napoli a Milano, da Rovigo ad Alessandria, da Agrigento a Caserta, da Firenze a Torino, ed è da anni impegnato in letture pubbliche ed incontri con l'autore in Italia e all'estero (tra cui va segnalata la sua partecipazione ai Dis Da Litteratura in Svizzera nell'autunno del 2008 e a reading bilingui in Finlandia e Svezia) destinate a togliere le parole dagli scaffali per portarle in mezzo alla gente.

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