Eventi di febbraio
sabato 15 febbraio alle 17,30
alla libreria Pangea
Titti Follieri presenta il libro
"La solitudine della cattedra"
Zona contemporanea editrice
introducono Laura Bettini e Paolo Peranzoni
copertina completa
sito
Se chiedete ad un insegnante perché continua a rimanere nella scuola nonostante gli
stipendi da fame, il peggioramento delle condizioni di lavoro, con classi sovraffollate e
l'aumento delle scartoffie da compilare, vi risponderà: per i ragazzi.
È una questione di relazione: del rapporto quotidiano con studenti e studentesse, per
diverse ore la settimana, per un anno, quando va bene per cinque anni.
Titti Follieri ha insegnato, per trent'anni, lingua e letteratura francese nelle scuole superiori. La solitudine della cattedra, il suo recente libro, è un memoir. In esso l'autrice riflette su quella lunga esperienza, riandando ad episodi quotidiani, viaggi d'istruzione e corrispondenza intrattenuta con i propri allievi e le proprie allieve. Ne risulta una trama di storie, incontri e crescita reciproca in cui è centrale la relazione tra docente e studente. L'immagine è quella di un ruolo docente carico di dignità e impegno etico-professionale, troppe volte misconosciuto.
Titti (Maria Antonietta) Follieri, nata a Foggia nel 1950, vive nella campagna fiorentina. Docente di lingua e letteratura francese, traduttrice e scrittrice, collabora con diverse riviste italiane - tra cui "Poesia", "Il Ponte", "Testuale", "Le Reti di Dedalus" - e straniere con traduzioni, saggi, testi poetici e narrativi. Ha pubblicato le raccolte di versi Dell'amore il sogno (1980), Switmagma (Gazebo, 1985), Topologia di un mandala (Edizioni del Leone, 1991), il racconto Un arcobaleno (con il pittore Stefano Turrini, Morgana, 2000) e il romanzo La voce delle mani (Pendragon, 2003); la raccolta di racconti Piccoli smarrimenti quotidiani (Editrice Zona, 2009). Ha curato e tradotto l'Antologia della poesia contemporanra del Quebec (Crocetti Editore, 1999). Altri suoi scritti appaiono in numerosi volumi collettivi.