Eventi di novembre

sabato 21 dicembre alle 17,30
alla libreria Pangea
Renzo Cremona presenta il libro

"Neve"
Edizioni Eva

Con la sua consueta capacità di fertile immaginazione e sapienza evocativa, Renzo Cremona ci regala un delizioso libretto di prose poetiche dal semplice quanto denso titolo: Neve. E difatti di densità simbolica si deve parlare per questo bianco elemento, che nella sua limpida e folgorante presenza possiede una tale concentrazione evocativa che raramente si può trovare, così sterminata e ramificata, nella traduzione letteraria e artistica di altri elementi naturali. La neve, poi, assume su di sé il simbolismo incrociato dell'acqua e della luce e dunque si presenta innanzitutto come un significativo conglomerato, un insieme di richiami ed echi davvero ricco e inesauribile.
Così Renzo Cremona qui ricama, intorno alla neve, squarci descrittivi e ritagli percettivi, in uno scandaglio interiore che fa depositare le tracce del bianco in un precipitato di mistero, suggerendo al lettore la risonanza del segno lasciato, lo stupore contemplativo, l'intreccio dei sensi che fanno da sottofondo allo scenario lirico dei "quadri" raccontati.
In queste rapide quanto incisive prose poetiche risaltano soprattutto le "impronte", le orme lasciate sulla neve, elevate a metafora di un gioco dello sguardo che sa unire paesaggio umano e paesaggio naturale in un accordo fuori dal tempo. Così "le mani colme di vento" e il paesaggio che "balbettava" sono immagini che lasciano una profonda traccia sul lettore, come di neve plasmata dai "campi bianchi della mente", scaturigine di bellezza malinconica, quasi scultorea nel suo tratto preciso, contornato. In questa catena di fusioni e di simbiosi, il linguaggio dell'autore si insinua sicuro, seminando sinestesie ("la musica d'inverno aveva uno strano colore, e aveva un modo ancor più strano di camminare") e figure poetiche di rara soavità ("il freddo ci parlava in alfabeti di cristalli che si attaccavano alle grondaie dei tetti"), in un crescendo lirico e descrittivo che culmina in un finale apertamente mistico, di fresca apertura vitale ("solo gli occhi a quando a quando brillavano scintillando, e riapparivano stupiti come il primo giorno in cui avevano scoperto la vita e le terre emerse").
(Daniela Monreale)

"Giocatori di scacchi.
Il tempo nevica. Gioca a scacchi in una stanza la cui porta non ci è permesso toccare né vedere. È ammantata di un rumoroso niente la partita, l'esito tarda e l'altro giocatore preferisce sempre non aprire bocca per non farsi sentire. Solo avvertiamo, di tanto in tanto, una pedina posarsi quasi attutita sulla scacchiera, e lui che si alza tranquillo per chiudere una finestra che si è aperta, improvvisa, per un colpo di vento."

Renzo Cremona (1971) vive all'interno della lingua. Ha studiato lingua e letteratura cinese, neogreca, portoghese e georgiana presso l'Università di Venezia e lavora come consulente linguistico e insegnante. Traduttore di testi letterari dal cinese classico e moderno, dal neogreco, dal portoghese e dall'afrikaans, è autore di haiku innovativi e sperimentali in lingua italiana e latina che hanno riscosso un buon successo di critica. Renzo Cremona al suo attivo riconoscimenti nazionali e internazionali da Napoli a Milano, da Rovigo ad Alessandria, da Agrigento a Caserta, da Firenze a Torino, ed è da anni impegnato in letture pubbliche ed incontri con l'autore in Italia e all'estero (tra cui va segnalata la sua partecipazione ai Dis Da Litteratura in Svizzera nell'autunno del 2008 e a reading bilingui in Finlandia e Svezia) destinate a togliere le parole dagli scaffali per portarle in mezzo alla gente.

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