Eventi di gennaio

sabato 29 gennaio alle ore 18,00
alla libreria Pangea
inaugurazione della mostra del pittore milanese
Rinaldo Saia
"Da Mosca a San Pietroburgo
schizzi e acquarelli di paesaggi fluviali e città storiche della grande pianura russa fino alla suggestiva Carelia
"
locandina
e presentazione del libro

"Avanguardia sovietica"
del film-maker e docente di storia del cinema Arcangelo Mazzoleni
Dino Audino editore
nel corso dell'incontro verrà proiettato il film di Dziga Vertov

"L'uomo con la macchina da presa"
introdurranno il critico cinematografico Ugo Brusaporco
e il film-maker Siro Luginbuhl

Fra i movimenti degli anni Venti l’Avanguardia sovietica, traendo impulso dagli straordinari eventi storici che stavano cambiando il volto del mondo, è stata quella che più ha influenzato il cinema degli anni a venire, giungendo fino a noi con la sua carica di dirompente innovazione espressiva.
Ponendo il montaggio come il principale strumento di organizzazione del senso, esaltando il dinamismo visuale, accelerando i ritmi narrativi, stupendo e spiazzando con la violenza degli accostamenti d’immagini, contraendo o dilatando il tempo del racconto con jump cut e overlapping editing, ricercando angolazioni inconsuete e perturbanti, lavorando sulla composizione formale sempre sorprendente e inattesa, sulle metafore visive, sul contrappunto fra suono e immagine, i cineasti del «montaggio sovrano» sperimentavano tutte le possibilità, formali e discorsive, del racconto cinematografico e precorrevano i linguaggi veloci della nostra postmodernità.
Questi registi-teorici che, sostenuti dai pensatori formalisti, riflettevano sulla natura e la funzione della comunicazione cinematografica, avrebbero realizzato in un breve volgere di anni una sequela di capolavori destinati a influenzare in profondità sia i movimenti d’avanguardia degli anni ’60 sia anche autori come Kubrick, Hitchcock, Resnais, Scorsese e Coppola.
In un originale percorso critico, questo libro propone una nuova interpretazione iconologica e formale dei film di quel periodo: analizzandone i procedimenti retorici e stilistici scena per scena, inquadratura per inquadratura, li pone in contrappunto con le teorie degli stessi registi – da Ejzenštejn a Pudovkin, da Kulešov a Vertov e Dovženko – e dei movimenti artistici e letterari a loro contemporanei.

Arcangelo Mazzoleni, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, è Consulente e story-editor di RAI-Fiction e insegna Teoria e tecnica della Cinematografia all’Università di Roma Tor Vergata.
Ha pubblicato per la Dino Audino L’ABC del linguaggio cinematografico (III edizione 2006), Il movimento della macchina da presa e (con Francesca Mazzoleni) Monologhi e scene memorabili al cinema.

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