Eventi di aprile
lunedì 11 alle ore 17,30
alla libreria Pangea
presentazione del libro in traduzione italiana
"Tagebücher 1920-1921"
edizioni sinopia
locandina
intervengono
Adone Brandalise, docente all'università degli studi di padova
Martino Dalla Valle, ricercatore presso l'università degli studi di padova
Sabrina Mandanici, traduttrice e curatrice del volume
presenta Claudio Cinti, direttore di sinopia
"Se sono ancora capace di tenere una specie di diario?"
scrive Franz Kafka nel dodicesimo Quaderno in-quarto, ultimo dei
Tagebücher, alla data del 15 ottobre 1921. È la sua prima annotazione
diaristica dopo 19 mesi di interruzione di una consuetudine appresa a
partire dal 1910 e mantenuta nel corso degli anni con relativa continuità.
La scrittura del diario, in effetti, non si arresterà che nel mese di giugno
del 1923 (un anno esatto prima della morte di Kafka); ma è quella
'grande lacuna' dello scrivere che meriterebbe di venire interrogata in
sede biografica e critica se, come sostiene Elias Canetti, l'opera di
Kafka "scaturisce da un diario tenuto per tutta la vita". L'intenso
carteggio con Milena Jesenská riempie, in parte, quella lacuna, che
risucchia tuttavia lo scrittore in una paralisi creativa quasi totale. Con il
ritorno al diario cominceranno a materializzarsi la prodigiosa impresa
del Castello e alcuni tra i suoi ultimi, formidabili racconti.
Il bisogno
di far conoscere al lettore italiano il 'rapporto completo' di quella strana
interruzione è alla base di questo libro curato da Claudio Cinti e Sabrina
Mandanici. La pregevole traduzione di Sabrina Mandanici procede dal
testo critico tedesco (Kritische Ausgabe) e si sviluppa dal confronto
confronto con precedenti traduzioni, non solo italiane. Depurato dalle
grevi manipolazioni operate da Max Brod (che infierí soprattutto su
queste due annate dei diari, sino a sfigurarle), il testo tedesco che qui si
offre restituisce le cadenze originali della scrittura di Kafka, che il
lavoro della traduttrice accompagna con accuratezza.
Sabrina Mandanici è poeta e traduttrice bilingue. Per i tipi di Sinopia
ha pubblicato Penelope (2009), testo incluso anche nell'antologia della V
edizione del "Premio Internazionale di Poesia Castello di Duino".
Claudio Cinti è traduttore e curatore letterario. Dirige, insieme con
Alessandro Romano, il progetto editoriale di Sinopia Libri.