Eventi di aprile

lunedì 26 alle ore 17,30
alla libreria Pangea
Antonello Mangano
presenta il suo libro
"Gli africani salveranno l'Italia"
introduce Brunella Fabro
Rizzoli

Tra la rivolta di Rosarno e razzismo quotidiano, la resistenza alle mafie dei lavoratori stranieri. In un’Italia che tollera ormai troppo, il valore irriducibile di chi non accetta le regole del sopruso. E che può cambiare il Paese.

Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2010 Rosarno è balzata all’attenzione dei media per ben due volte. Sfruttati, ammassati in baraccopoli, emarginati e spesso aggrediti, in un crescendo di tensione e violenza i clandestini lottano per il diritto al lavoro ma anche per quello alla vita. In un Comune commissariato per infiltrazioni mafiose, la voce degli africani è l’unica a levarsi con forza contro le ’ndrine, e a far paura al sistema. Antonello Mangano, con un’analisi storica ed economica, spiega come e perché siano proprio gli stranieri a reagire dove gli italiani si sono abituati ad accettare, vittime del racket e delle intimidazioni.
Secondo Mangano, saranno gli immigrati a salvare Rosarno e forse l’Italia: «Non hanno un tetto, non hanno soldi, vivono in condizioni limite. Al nord non trovano lavoro, ma un clima di razzismo. Al sud la situazione è spesso disumana. Indirettamente, in modo forse non cosciente, la loro è una reazione alla mafia, a una situazione che la mafia contribuisce a produrre». Una posizione e una prospettiva che anche Roberto Saviano ha fatto sue, affermando che gli immigrati stanno immettendo «nel tessuto quotidiano del sud Italia degli anticorpi fondamentali per fronteggiare la mafia».

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